Storia

La storia dell’Istria, come pure di questa zona, è lunga e burrascosa, come è facilmente intuibile già solo osservando la sua posizione geografica: una sorta di crocevia naturale tra forze che si trovavano a est e ad ovest dell’Istria, laddove la vicinanza del mare la poneva al centro di lotte per il controllo delle rotte marittime a fini commerciali.

Gli insediamenti più antichi nella zona di Santa Domenica risalgono all’età del bronzo quando in quest’area le tribù illiro-celtiche costruivano castellieri o edificazioni preistoriche sulle alture. Nel IV secolo a.C. i Celti fondarono Alvona (Labin o Albona) e la limitrofa Flanona (Plomin), qualche secolo più tardi, nel 177 a.C. quando i Romani assunsero il potere in Istria, il fiume Arsa divenne il confine naturale tra la zona dei Liburni (tribù illirica) e quella dei Romani. In epoca antica Albona fu un centro di significativa importanza per un ampio territorio, solo nell’VIII secolo Carlo Magno istituì la Marca del Friuli separando Albona dalla Liburnia.

Lo sviluppo delle località nell’entroterra di Albona, sopra la valle del fiume Arsa, è strettamente legato ai possedimenti del patriarcato di Aquileia ossia successivamente dei nobili tedeschi in quest’area. Con il rafforzamento del feudalesimo si ridusse l’autonomia delle città, fu così che i possedimenti limitrofi finirono in mano a diverse famiglie nobili della Germania nel corso del IX e X secolo. I patriarchi di Aquileia tornarono alla guida dell’Albonese dal 1207 al 1420 e Albona si sviluppò come città libera. Nell’entroterra di Albona in tale periodo si formarono possedimenti feudali come il castello di Casali Sumberesi (Šumber).

Dopo il 1420, con la caduta di Aquileia, Albona e Fianona rientrano sotto l’amministrazione veneziana. L’economia di questa zona era legata ai grandi possedimenti feudali che erano gestiti da nobili famiglie di Albona. Nei secoli XVI e XVII viene costruito il palazzo del centro storico di Albona e i castelli con le edificazioni circostanti nell’entroterra. In tale periodo nascono nuove parrocchie di piccoli insediamenti, gli attuali Nedešćina, Santa Domenica e Sveti Martin.

Questo territorio conosce un vero sviluppo nel XIX secolo con gli albori dell’industria mineraria, sotto amministrazione francese e poi austriaca. Nell’area di Santa Domenica si apre un pozzo minerario in località Štrmac vicino al quale nasce anche un nuovo piccolo insediamento minerario. Nel XIX secolo Santa Domenica, il luogo che si trovava accanto all’abbazia medievale benedettina della Santissima Trinità, di cui oggi non ci sono più tracce, si rafforza e cresce come centro locale e luogo di svolgimento di fiere ed altri eventi. In tale periodo viene costruita la nuova chiesa grande e comincia a delinearsi il centro della località con l’ampia piazza. Fino al XX secolo tutta l’area ha goduto di un improvviso sviluppo legato alla produzione industriale e mineraria. Tale fase di crescita si è interrotta intorno agli anni ’70 e ‘80 del secolo scorso quando la significativa riduzione dell’attività mineraria ha comportato anche una serie di cambiamenti nello stile di vita della gente di questo territorio che ha dovuto reimpiegarsi in nuovi settori dell’economia.

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Vegetazione

La vegetazione in questo territorio è tipicamente submediterranea e nel paesaggio i campi coltivati si alternano a prati e vegetazione boschiva a riprova dei diversi tipi di suolo e clima presenti. Nei boschi prevalgono le specie caducifoglie, tra cui quercia, frassino e castagno europeo. Nelle aree che si trovano ai margini delle zone maggiormente sfruttate si è sviluppata una vegetazione ruderale tipica degli insediamenti limitrofi a cave rocciose come l’Epilobio a foglie di rosmarino (Epilobium dodonaei) e la Piantaggine maggiore (Plantago major). La vegetazione boschiva lungo le pendici della valle dell’Arsa si caratterizza per la vegetazione medio-alta e arbusti e alberi bassi.

È importante menzionare anche il parco a Nedešćina, proclamato monumento all'architettura dei parchi nel 1974, situato intorno all'ex Villa Furlani, ossia l'attuale Casa di cura per adulti "Sv. Nedelja", che vanta un inventario di piante unico.

Anche se la vegetazione del parco attualmente è abbastanza trascurata, tuttora è dimora di interessanti piante quali: alloro (Laurus nobilis), cedro del Libano (Cedrus libani), paulonia (Paulownia tomentosa), cipresso ( Cupressus sempervirens), robinia (Robinia pseudacacia), ippocastano (Aesculus hippocastanum), pino nero (Pinus nigra), albero di Giuda (Cercis siliquastrum), olmo (Ulmus), abete spagnolo (Abies pinsapo), tasso (Taxus baccata), pioppo bianco ( Populus alba), carpino orientale (Carpinus orientalis), carpino nero (Ostrya carpinifolia), platano orientale (Platanus orientalis) e roverella (Quercus pubescens).

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Posizione geografica

Sveta Nedelja se nalazi na platou na visini od 300 do 400 metara iznad razine mora koji se prostire od rijeke Raše do mora u zaleđu grada Labina. Rijeka Raša potječe na zapadnoj granici općine i razdvaja središnji i istočni dio Istre. More je udaljeno svega desetak kilometra u Rapcu tako da ovo unikatno područje je na neki način most između zelene i plave Istre.

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Gastronomia

L’Istria e il comune di Santa Domenica sono indubbiamente rinomate sin dai tempi antichi per la loro offerta gastronomica. I sapori del Mediterraneo, dei frutti della terra prodotti nei campi baciati dal sole sono solo una piccola parte delle delizie gastronomiche di questa regione che comprendono frutta, verdura e pesce dalle profondità turchine, e carni provenienti dai pascoli più verdi. Chiunque trascorra anche solo due ore di tempo in Istria dovrà riconoscere che la cucina istriana è qualcosa di memorabile.

Zimi vruća maneštra, gusta juha sa povrćem i suhim mesom je obično uvod za glavno jelo od kobasice sušene na buri, ombolo i kiseli kupus uz topli kruh iz krušne peći. Divlja šparoga, znak da je počelo istarsko proljeće se spaja sa svježim domaćim jajima u specijalitetu koje se po domaće naziva fritaja s šparugama, a u to doba je pršut skoro suh i dobar na tavi đira volta ili pak pregršt ribljih vrsta čija je sezona na proljeće – prave sipe i lignje iz Jadranskog mora na rižot ili pod pekom ne ostavljaju sladokusce ravnodušnima. Jako sunce obasja plodne njive ljeti i poklanja nam sočno plodove poput trešanja, lubenica I šljiva a i povrće poput savršeno crvene rajčice sa guštom koji se može razviti samo na mediteranskom suncu i eksplodira na nepce. Jesen i vrućina sunca u zatišju nosi plodove tog hladnijeg doba, smokve i kesteni te početak sezone ribe švoje ili lista i nezaustavna berba grožđa i slatki, očaravajući napitak nazvan mlado vino. No, pravi kralj istarske jeseni je bijeli tartuf, gljiva koji raste samo u ovom dijelu svijeta i koji daje poseban štih svakom jelu i čini spavaće sobe… vruče!

Non c’è alcuna possibilità che possiate tornare a casa affamati!

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Cultura

Park skulptura Dubrova omiljeno je mjesto građana i posjetitelja Labina i Svete Nedelje za uživanje u opuštajućim šetnjama, istraživanju umjetnosti, bavljenju sportskim aktivnostima ili jednostavno druženju s prijateljima i obitelji. Kao jedan od najljepših hrvatskih parkova skulptura nudi jedinstvene trenutke umjetnosti i prirode u galeriji na otvorenom.

Prostire se na više od 30 hektara zemlje, dijelom okružene suhozidom, s prirodnim dolinama i visoravnima, te bogatom i raznolikom florom što posjetiteljima pruža različit doživljaj Parka ovisno o promjenama godišnjih doba. Tijekom proljetnih i ljetnih mjeseci u parku se odvijaju brojni događaji poput koncerata, kazališnih predstava, performansa, radionica, obilaska skulptura, od kojih su mnogi besplatni za posjetitelje. Park je poznat po Međunarodnom simpoziju kiparstva, događaju koji je započeo 1970. godine i od tada, iz godine u godinu, obogaćuje impresivnu kolekciju skulptura izrađenih od istarskog kamena. Na Simpoziju je sudjelovalo gotovo stotinu priznatih kipara iz cijelog svijeta, ostavljajući za sobom opipljive rezultate svojih kreativnih ideja. 80 skulptura, čiji su tvorci renomirani umjetnici iz cijeloga svijeta, nalazi se ne samo u Parku, već i na različitim lokacijama u Hrvatskoj: u Labinu, Rapcu, Svetoj Nedelji, Pićnu, Pazinu, Zagrebu, Vukovaru i Iloku. Park se nalazi na ulazu u Labin, uz glavnu cestu Labin – Rijeka, otvoren je za posjetitelje tijekom cijele godine, 24 sata dnevno, a ulaz je besplatan.

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Clima

Santa Domenica si trova al crocevia del clima mediterraneo e continentale con un’interessante influenza marina della valle del fiume Arsa e del golfo di Fianona (Plominski zaljev). Sebbene si trovi geograficamente nell’entroterra, le località che sono maggiormente interessate dall’Arsa e dal golfo di Fianona godono di un clima con caratteristiche mediterranee dove fiorisce la vegetazione che richiede un clima mite mentre per la vegetazione mediterranea (gli olivi ad esempio) qui l’inverno è troppo freddo. D’altro canto, i luoghi che si trovano sulle zone più alte o all’ombra hanno spiccate caratteristiche di clima submediterraneo e di conseguenza hanno inverni più aspri mentre le estati sono più miti rispetto al mare. Perciò questo posto è eccezionale per godersi il mare e alla fine della giornata ritirarsi all’ombra nell’entroterra che offre vento, frescura notturna e frequenti pioggerelline estive.

D’inverno le temperature qui scendono sotto lo zero e possono verificarsi gelate di tarda primavera, anche se la neve è molto rara. Durante l’inverno questo territorio è sferzato spesso dalla bora, un vento freddo e secco che dalle montagne e dall’entroterra soffia verso il mare. La primavera e l’autunno sono stagioni piovose con qualche occasionale periodo più lungo di tempo più stabile e può essere molto nebbioso in alcuni punti. Con l’autunno arriva il peculiare vento del sud o scirocco (jugo in croato) che porta un tempo nuvoloso, più caldo e umido, e un cielo cupo. Le estati sono calde, terse e generalmente secche, e la quantità di precipitazioni aumenta in proporzione a quanto ci si sposta dal mare verso l'entroterra.

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